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Add Editore, quando i libri scatenano la ‘rivolta’

Davide Mazzocco

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Indignatevi!, Ripartiamo!, Scegliete!, Liberatevi! Da qualche mese a questa parte in casa Add va di moda l’imperativo. D’altronde quando poco più di un anno fa Andrea Agnelli, Michele Dalai e Davide Di Leo (il Boosta dei Subsonica) decisero di intraprendere quest’avventura editoriale la loro mission fu subito chiara: scatenare il dibattito, senza recinti ideologici e senza il timore di mescolare l’alto e il basso. Lontani dall’idea di una cultura asserragliata nella propria torre d’avorio, dopo appena un anno di vita i coraggiosi editori torinesi possono già vantare un titolo da 90mila copie vendute: Indignatevi! di Stéphane Hessel. Oltralpe il libro, uscito in Francia con il titolo Indignez-vous!, ha venduto un milione e 700mila copie in sei mesi e dopo poche settimane nelle librerie spagnole è diventato il manifesto degli Indignados iberici. Hessel, figlio di ebrei tedeschi, membro della Resistenza e poi impiegato all’Onu e membro della Commissione che scrive la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, invece di starsene in casa e godersi la pensione si è messo alla scrivania e ha scritto un piccolo volumetto che ha scatenato un vero e proprio polverone. La rivolta delle nuove generazioni, dunque, è partita da un 93enne che vede nell’indignazione l’energia per sovvertire i morbi che attanagliano la società: la divaricazione sempre più ampia fra ricchi e poveri, l’attacco allo stato sociale, la speculazione finanziaria e il razzismo.

E così sulla scia del successo di Hessel, alla Add è nata la collana add! Che raccoglie brevi interventi di pensatori, filosofi o protagonisti della vita pubblica. In occasione del recente salone del Libro è uscito Scegliete!, un prezioso intervento del direttore d Raitre Paolo Ruffini. Noto per la sua resistenza a una televisione omologata, standardizzata e appiattita sulle direttive della maggioranza di governo, Ruffini non difende la “sua” televisione ma, bensì, la libertà di scelta: “Meglio, molto meglio il compromesso di tante Tv – più belle e meno belle, e brutte persino -, che la morte della Tv e della libertà nel nome di un cieco fanatismo”. Dunque meglio poter cambiar canale e scegliere fra buona e cattiva televisione piuttosto che avere un prodotto annacquato dal pensiero unico. L’esempio virtuoso di Vieni via con me dimostra come sia possibile “accettare la sfida della Tv scalandola dalla parete più ripida, quella che non cerca la quantità senza la qualità, ma che non cerca nella qualità l’alibi della mancanza di quantità”. Ruffini cita Karol Wojtyla, Vasilij Grossman, Dietrich Bonhoeffer, John F. Kennedy e tanti altri dimostrando come le fondamenta di una buona televisione siano da rintracciare nel relativismo culturale e nell’espressione del libero arbitrio. La possibilità di dire “scegliete!”, insomma, è preferibile a una verità calata dall’alto.

Il quarto add! dal titolo Liberatevi! esce in libreria proprio in questi giorni. Il suo autore Gene Sharp, professore di Scienze politiche all’Università del Massachusetts, è universalmente riconosciuto come il massimo esperto mondiale di pratica della non violenza. I suoi libri hanno fatto il giro del mondo, sono stati tradotti e diffusi via internet, in copie clandestine, in fotocopie, raggiungendo spesso i luoghi in cui si stava formando la coscienza civile e libera di popoli oppressi. Le rivolte che stanno cambiando l’immagine e il futuro del nord Africa, le lotte pacifiche per la democrazia in Ucraina, Lituania, Slovenia, Cecoslovacchia, Bolivia, Mali, Madagascar e Nigeria hanno attinto anche dalle sue pagine prima di esprimere una rivoluzione pacifica. Senza dimenticare i dialoghi, i botta e i risposta che hanno caratterizzato il primo anno di vita, Add sembra aver trovato la strada maestra: in mezzo a foreste di punti interrogativi qualche punto esclamativo a indicare la direzione.

 

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