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Sindaci del cuneese contro i tagli nelle aperture degli uffici postali

Redazione Quotidiano Piemontese

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Un no deciso a tagli e ridimensionamenti nelle aperture degli uffici postali, senza prima aver ascoltato i rappresentanti delle collettività interessate. E’ quanto emerso dalla riunione che si è tenuta in municipio a Bra, nel pomeriggio di ieri, per fare il punto sulle notizie di riorganizzazioni dei servizi postali in alcuni comuni del cuneese: Barbaresco, Bastia Mondovì, Cervere, Clavesana, Guarene, Piozzo, Priero, Monasterolo di Savigliano, Mondovì, San Benedetto Belbo e nella frazione Pollenzo di Bra.

A nome del neo costituito comitato di coordinamento dei sindaci dei comuni interessati, il sindaco braidese Bruna Sibille ha scritto alla direzione regionale di Poste italiane per lamentare come “con estremo rammarico abbiamo appreso da fonti giornalistiche di una possibile futura riorganizzazione e rimodulazione dei servizi postali nei comuni da noi amministrati, che determinerebbe la riduzione degli orari di apertura o la chiusura di alcuni sportelli. Rimarcando come nessuna delle amministrazioni civiche sia stata informata o interessata della questione, pur trattandosi di una pesante riduzione nella fruibilità dei servizi pubblici a disposizione delle nostre collettività, sono a chiedere formalmente, anche a nome dei colleghi sindaci coinvolti, un incontro nel quale ascoltare ragioni e opportunità di una scelta che andrà a privare i nostri concittadini di un importante servizio di prossimità. Ciò, ovviamente, domandando di differire eventuali decisioni in proposito dopo tale incontro”.

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