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Cronaca

Scarcerato al mattino, viene arrestato di nuovo la sera per tentata estorsione

Redazione Quotidiano Piemontese

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E’ durata solo poche ore la libertà per il pluripregiudicato 60enne cuneese, arrestato dai carabinieri di Alba con l’accusa di tentata estorsione ai danni del titolare di una nota gioielleria del centro storico albese. L’uomo, uscito dal carcere di Alba, dove aveva scontato una condanna definitiva a tre mesi di reclusione per furto aggravato, verso le 17 della stessa giornata, si è presentato alla gioielleria in questione, il cui titolare è un suo ex amico d’infanzia e compagno si scuola. Il gioielliere però, conoscendo i precedenti penali dell’amico, si è negato e lo ha fatto accompagnare all’esterno del negozio.

Da quel momento in poi il pregiudicato, nel frattempo ubriacatosi, ha minacciato di morte il gioielliere, gridando all’esterno della gioielleria e pretendendo 12mila euro o un diamante da 7,45 carati per stare tranquillo. Dopo un po’, le pretese sono state “scontate” a 300 euro. Inoltre, la sosta del delinquente davanti alla gioielleria ha impedito ai clienti di entrare e a quelli all’interno di uscire per paura dell’uomo, così il gioielliere ha allertato i carabinieri al 112. Giunti sul posto, l’uomo era sparito. Alla vista dei militari in uniforme, si è dato alla fuga, ma è poi tornato a ripetere le sue richieste di estorsione nello stesso modo. Per rendere più credibili le minacce ha scagliato, più volte,  un ombrello contro la porta a bussola del negozio ed è riuscito a lanciare una sigaretta accesa all’interno, bruciando una parte della moquette. Ritornato sul posto, i militari, d’accordo con il gioielliere, si sono appostati in borghese all’esterno e sono riusciti a bloccarlo proprio mentre con la mano faceva segno al titolare che gli avrebbe tagliato la gola. Di nuovo arrestato, il pregiudicato si trova ora nello stesso carcere lasciato poche ore prima. Processato, è stato condannato a quattro mesi di reclusione. Con il beneficio della condizionale, è stato scarcerato.

Per impedire che il pregiudicato possa nuocere ulteriormente alla vittima presa di mira, o comunque commettere altri reati in città, i carabinieri di Alba hanno richiesto al questore di Cuneo l’emissione del Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nel comune per tre anni.

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