Ambiente
Trasporto ‘segreti’ scorie nucleari: prima vittoria per gli attivisti. Ci sarà informazione
Una prima vittoria per i cittadini e gli attivisti che da alcuni mesi – l’ultima volta la notte del 9 maggio scorso – manifestano tentando di bloccare i convogli ferroviari che trasportano le scorie nucleari da Saluggia-Trino a Le Hague in Francia, sottolineando che non è stata data informazione ai cittadini come prevede la legge. L’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello, ha deciso di istituzionalizzare il tavolo di ‘confronto e partecipazione nucleare’, definendo la composizione: Prefetture, enti locali, gestori degli impianti, associazioni di tutela ambientale, associazioni di industriali, artigiani, agricoltori e sindacati.
Un primo successo, in attesa di capire ‘quando, come, dove’. Il principale argomento di contestazione, quindi, viene riconosciuto come degno di attenzione: la popolazione non è stata informata (semplicemente spiegando cosa fare in caso di necessità), come invece prevede la legge regionale che all’art. 4 dice espressamente “La Regione ed i comuni interessati, senza che i cittadini ne debbano fare richiesta, assicurano preventivamente a tutti i gruppi di popolazione per i quali è stato stabilito un piano di emergenza radiologica, l’informazione sulle misure di protezione sanitaria ad essi applicabili nei vari casi di emergenza prevedibili, nonché sul comportamento da adottare in tali occasioni”.
Questa la comunicazione inviata ieri dall’assessore, Roberto Ravello, al termine dei lavori della Giunta regionale: “Istituzionalizzate, su proposta dell’assessore all’Ambiente, le modalità di svolgimento e la composizione del tavolo tecnico nucleare e del tavolo di confronto e partecipazione nucleare, inerenti le attività di messa in sicurezza e disattivazione degli impianti del ciclo del nucleare, sull’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti e sul trasporto di materie radioattive e fissili. Il primo sarà composto da esperti designati dai soggetti interessati, il secondo dalle Prefetture, dagli enti locali, dai gestori degli impianti e dalle associazioni di tutela ambientale, dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura e sindacali maggiormente rappresentative a livello piemontese”.
Sul tema dei ‘treni nucleari’ è atteso il pronunciamento del Tar, dopo il ricorso presentato da Movimento 5 Stelle, Pro Natura e Comune di Villar Focchiardo.
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