Politica
Elezioni 2011, il giorno dopo sul web: chi festeggia, chi ringrazia, chi tace
Piero Fassino ha stravinto e sorride, camicia celeste a quadretti, sfondo paradisiaco, una Mole sfumata. Michele Coppola invece ha perso (non benissimo) e si è scordato di aggiornare la sua pagina web: sintomo di scarsa attenzione per uno strumento che andrebbe coltivato. Invece Coppola preferisce lasciarci così: “Ogni voto conta, tutti vadano a votare”. Il giorno dopo online è tutto in questo post coppoliano, laddove si invita la gente a un esercizio di democrazia perenne, quasi un invito filosofico. Magari: perchè in realtà si tratta di un’Ansa del 13 maggio che fa da fiore all’occhiello di un homepage ricca di video elettorali. Nessun accenno alla sconfitta, niente di niente, nemmeno un ringraziamento agli elettori. Stesso discorso (o quasi) per il candidato del Terzo Polo, Alberto Musy (risultato deludente, il suo). Si sbronzano invece (speriamo non troppo) i grillini (due consiglieri comunali) che torneranno ad aggiornare il sito quando si saranno ripresi.
“GRAZIE, GRAN TORINO!”. Si apre così il sito di Piero Fassino, in sintonia con la sua campagna elettorale eastwoodiana e (alla fine) trionfale. Un’elezione a successore di Chiamparino (e non manca la foto dal balcone con l’amato Sergio) facile facile, in scioltezza: tanto da ricordarsi addirittura di aggiornare (e bene) la pagina web del comitato elettorale. Ma non solo: al di là del sito e della web tv (mentre scriviamo è in onda la sorridente conferenza stampa del day after) il neosindaco democratico (o chi per lui) si ricorda pure di aggiornare Twitter (“Ci vediamo venerdì in piazza Carlo Alberto per festeggiare”, “Abbiamo vinto in tutte e dieci le circoscrizioni”, “Siamo il più grande partito in città ” e via twittando); di aggiornare Facebook (con il link della conferenza stampa in diretta streaming) e soprattutto di sorridere sempre, in ogni foto, in ogni video, in ogni intervista: un evento davvero raro per l’austero Fassino.
COPPOLA 1.0. Fermo – come scritto – al 13 maggio il sito del candidato del centrodestra Michele Coppola, uscito ampiamente sconfitto dalle urne e con lui tutto il Popolo della Libertà torinese. Un risultato disastroso che si riflette nella situazione di sospensione del tempo delle pagine del giovane Coppola: pagine buone ormai solo per studiosi delle competizioni elettorali. Più interessante la situazione su Facebook, non tanto perchè il candidato abbia scritto o detto qualcosa, ma solo per i commenti dei suoi fan: delusi, arrabbiati, ma ancora combattivi: “Onore a Michele, ti sei battuto come un leone”, scrive ad esempio tale Massimo Coticoni. Una testimonianza di affetto che avrebbe meritato una maggiore attenzione, da parte del candidato, alla comunicazione in rete anche dopo la brutta sconfitta.
LA FESTA DEI GRILLINI. Attivo – e ci mancherebbe – sul web il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, Vittorio Bertola. Un ottimo risultato, quello dei grillini, con due consiglieri comunali (Chiara Appendino e lo stesso Bertola) e un consigliere in ognuna delle dieci circoscrizioni. Un annuncio che i grillini fanno puntualmente su Facebook durante la nottata elettorale. Poco sotto, un simpatico elettore del Movimento incoraggiava così Bertola, in perfetto Grillo style: “Vittorio, gli devi fare un c… così”. Sul sito dei grillini – molto testuale, un po’ confusionario – troviamo invece soltanto dei veloci ringraziamenti in attesa che i militanti si riprendano dai meritati festeggiamenti.
IL DELUDENTE MUSY. Non ha sfondato come avrebbe voluto e così si limita a un timido ringraziamento agli elettori: il Terzo Polo delude in tutta Italia e non fa eccezione Torino, dove il candidato Alberto Musy ha raggranellato un misero 4,86% (dietro Bertola). Sull’homepage del sito del comitato elettorale solo un “grazie” di sfuggita, sul social network un messaggio di Musy, conciso ed educato: “Grazie a tutti gli amici di Facebook per il loro interesse, e un grazie particolare a chi ci ha dato il suo voto. Cercheremo di esserne all’altezza”. Un fan si lascia sfuggire un commento politico: “Senza Fli l’Udc avrebbe avuto un risultato migliore”, scrive Paolo Barile. Chissà .
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