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Cronaca

Minacciava imprenditore cuneese, arrestato per usura un 57enne di Carmagnola

Redazione Quotidiano Piemontese

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I militari del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Cuneo, nel corso di un’operazione denominata “Ritorno”,  hanno tratto in arresto Pietro Lopreiato, 57 anni, originario della provincia di Vibo Valentia ma residente a Carmagnola, disoccupato e incensurato, con l’accusa di usura ed estorsione.  Le indagini nei confronti dell’uomo, sono scaturite da una dettagliata denuncia presentata da un imprenditore edile Cuneese il quale, trovandosi in grave crisi finanziaria e non potendo chiedere ulteriori prestiti ad istituti di credito, nell’estate del  2003 si era rivolto all’uomo, che gli aveva offerto un aiuto finanziario, poi concretizzatosi in un prestito di 20.000 euro.  Da quel momento l’imprenditore è divenuto oggetto di richieste di denaro continue, supportate da minacce e pressioni, che lo hanno indotto a restituire in 5 anni all’usuraio circa 200.000 euro, consegnando mensilmente una rata, maggiorata da interessi  usurari valutabili intorno al 240% annuo.

Nonostante la vittima ritenesse di aver saldato il debito, nel febbraio 2011 l’usuraio è tornato a farsi vivo (da qui il nome dell’operazione), chiedendo al suo interlocutore 3.500 Euro, che gli sarebbero stati ancora dovuti per un presunto errore nei calcoli fatti in precedenza; tale somma doveva essere corrisposta in rate mensili alle quali, in caso di ritardo nei pagamenti, sarebbero stati applicati interessi del 25%. Per ottenere il suo scopo Lopreiato, ancora una volta, non ha esitato a minacciare  l’imprenditore, vantando anche amicizie e frequentazioni con malavitosi. Non potendone più, la vittima si è rivolta ai militari del Capitano Baldiglio i quali hanno predisposto servizi di osservazione e controllo, sorprendendo e ammanettando in flagranza di reato il calabrese, quando, all’interno del parcheggio di un centro commerciale di Carmagnola, aveva appena intascato 1.000 euro in contanti, consegnatigli dalla vittima a titolo di anticipo per interessi usurari. Nel corso delle successive operazioni di perquisizione personale e domiciliare a carico dell’arrestato i Finanzieri hanno rinvenuto diversi assegni bancari, alcuni dei quali privi di intestazione, appunti e altra documentazione utile per il prosieguo delle indagini. Il responsabile è stato condotto presso la Casa Circondariale di Alba, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria che ne ha già convalidato l’arresto emettendo misura di custodia cautelare in carcere.

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