Cronaca
Alla manifestazione Cgil forte presenza operaia. Studenti assaltano Equitalia. Fotogallery
“Non ho mai visto tanta gente in piazza a Torino”, ha detto un po’ enfaticamente Donata Canta, segretaria torinese della Cgil. Di certo c’è – al di là del solito balletto sui numeri (la Questura parla di 20mila persone, gli organizzatori di più di 35mila) – che la manifestazione del sindacato sotto la Mole è stata caratterizzata dalla forte presenza operaia: alta infatti l’adesione nelle principali fabbriche della provincia, 70% alla Powertrain di Mirafiori, alla Alenia di Torino, a Caselle e nell’area di Scarmagno, 80% all’Avio di Borgaretto, alla Daytech di Chivasso e alla Elbi, 90% alla Microtecnica e alla Itca.
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IL CORTEO E LE ROSE. “Cambiamo il presente per avere un futuro”. Questo lo slogan dello striscione che ha aperto questa mattina il corteo della Cgil per chiedere “una nuova politica economica che riparta da lavoro e fisco”. Le dodici proposte per il lavoro e per il paese sono state scritte su striscioni colorati, mentre ai manifestanti sono state distribuite duemila rose rosse “spinate”. Un bigliettino legato a ogni singolo fiore ha sintetizzato bene il perchè di tale scelta botanica: ”Per un futuro senza spine”.
Alla manifestazione era presente anche una delegazione di esponenti del Pd, tra cui Stefano Esposito e l’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano. La giornata di oggi ha visto inoltre il debutto del camper “Fiom mobile”, che verrà usato principalmente davanti ai cancelli di Mirafiori: “Non è un semplice strumento di propaganda, ma un vero e proprio ufficio mobile – ha spiegato il segretario provinciale della Fiom torinese Federico Bellono – è uno degli strumenti che abbiamo deciso di lanciare per dimostrare a tutti quelli che hanno detto che la Fiom ormai è fuori dalla fabbrica che invece ci siamo”. Sul palco montato in piazza Castello hanno parlato un delegato della Dayco, un rappresentante del comitato “Sì all’acqua pubblica”, una rappresentante della Cgil Scuole e uno studente. La manifestazione è stata conclusa da Fulvio Fammoni della segreteria generale.
LA PROTESTA DEGLI STUDENTI. Come ogni manifestazione che si rispetti, non è mancata la presenza di alcuni imbecilli. Momenti di tensione si sono infatti registrati durante il corteo alternativo degli studenti e dei centri sociali, partito in contemporanea a quello Cgil da piazza Arbarello.
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I disordini sono iniziati davanti alla sede di Equitalia, la società per la riscossione dei tributi: un gruppo di giovani, con in testa alcuni appartenenti al centro sociale Askatasuna, ha cercato di forzare il portone, che ha resistito e sul quale sono state fatte due scritte, una in rosso “Ladri” e una in nero “Usurai”. Uno studente si è arrampicato sulla grata di una finestra nel tentativo di romperne il vetro, ma è stato bloccato dalla forze dell’ordine. Successivamente è partito un fitto lancio di uova colorate contro la polizia. Il bilancio parla di due studenti accompagnati in Questura per accertamenti e di alcuni giovani rimasti contusi. Anche in via Po ci sono stati attimi di tensione: un alpino sarebbe stato colpito al volto da un giovane dopo un diverbio.
Anche gli studenti di destra si sono mobilitati oggi, in una manifestazione alternativa a quella alternativa: circa quaranta studenti di Azione Studentesca hanno infatti manifestato davanti alla sede Gtt di corso Turati “per denunciare – hanno spiegato – la pessima gestione del trasporto pubblico torinese”. “Pullman strapieni – dicono – scarsa pulizia e manutenzione dei mezzi, che peraltro sono sempre in ritardo, colpiscono soprattutto la categoria che maggiormente ne fa uso, quella degli studenti: per questo chiediamo l’abbonamento gratuito”.
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