Cittadini
Piemonte, paradosso in rete: ultimo (al Nord) negli hotspot, terzo in Italia nell’utenza attiva
Il Piemonte è la terza regione più internauta d’Italia, dopo Friuli e Lombardia. Eppure è la peggiore del Nord in quanto a rete senza fili, con un hotspot (area dove è possibile accedere su Internet in modalità wireless) ogni 18.682 abitanti. A fotografare questa situazione paradossale sono i dati di febbraio 2011 di Audiweb-Nielsen (sul traffico) e di Enter (sui collegamenti).
IL TRAFFICO. In Friuli Venezia Giulia quasi tre cittadini su dieci sono utenti attivi sul web nel giorno medio, pari al 29,7% della popolazione. Queste percentuali concedono al Friuli Venezia Giulia lo scettro di regione più internauta; seguono Lombardia (26,7%) e Piemonte-Val d’Aosta (26%). Il Nord Est raggiunge il 24,3%. Il Nord Ovest si attesta al 26,2%, il Centro al 23,3% e il Sud si ferma al 19,9%.
L’audience online degli italiani dai 2 anni in su registra 25,4 milioni di persone collegate almeno una volta a Internet. A febbraio 2011 risultano online 7,2 milioni di uomini, il 56% degli utenti attivi nel giorno medio, principalmente tra i 35 e i 54 anni (3,3 milioni), tra i 25 e i 34 anni (1,3 milioni) e over 55 (1,2 milioni); le donne online nel giorno medio sono 5,6 milioni, di età compresa tra i 35 e i 54 anni (2,7 milioni) e tra 25-34 anni (1,3 milioni), mentre gli utenti tra i 18 e i 24 anni presentano – per ovvi motivi – una maggiore attività nel giorno medio (quasi due ore di navigazione quotidiane). Il picco dei 7 milioni di utenti attivi si raggiunge tra le 18 e le 21.
I COLLEGAMENTI. Qui arrivano le cattive notizie per il Piemonte: peggiore regione del Nord con un hotspot ogni 18.682 abitanti, mentre la Lombardia guida la graduatoria nazionale (in termini assoluti) con 1.328 hotspot (1 su 7.399), seguita da Lazio con 670 (1 su 8.480), Emilia-Romagna con 518 (1 su 8.486) e Toscana con 438 (1 su 8516). Migliore regione meridionale la Sicilia con rapporto di 1 ogni 17.883 residenti.
LA PROPOSTA DI LEGGE. Non sappiamo se i consiglieri abbiano letto questi dati, fatto sta che nella seduta del 20 aprile 2011 il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all’unanimità una proposta di legge che prevede ”interventi a sostegno della realizzazione di servizi di accesso wi-fi gratuiti e aperti” (QP ne aveva parlato qui). Il testo, presentato dal vicepresidente di minoranza e sottoscritto da esponenti di diversi gruppi politici, elimina ”l’obbligo di identificazione degli utenti ed il monitoraggio delle connessioni da questi effettuate; tutti gli esercizi commerciali o circoli privati che non hanno come attività principale la fornitura al pubblico dell’accesso a Internet sono ora esonerati dal richiedere l’autorizzazione in questura: tale obbligo rimane soltanto per gli Internet Point”.
Lo stanziamento previsto per il 2011 è di 750mila euro destinati alla erogazione dei contributi per i soggetti che offrono al pubblico il servizio wi-fi. La Regione si impegna, inoltre, a installare access point pubblici gratuiti presso ogni sua sede, oltre a “promuovere attività di informazione per diffondere la conoscenza dei servizi di accesso al web gratuiti incentivandone l’utilizzo”.
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