Cultura
I 10 comandamenti: ancora attuali o fuori moda? Se lo chiede Michele Di Mauro al Tangram Teatro
Da sempre siamo abituati a immaginarli scritti sulla pietra. Ma i tempi cambiano: Se Mosè tornasse oggi, forse li ascolterebbe in videoconferenza. E poi, sarebbero ancora gli stessi? Sempre dieci, sempre formulati con quelle parole perentorie e primordiali? Inutile negarlo, i comandamenti biblici, pilastri della tradizione giudaico-cristiana, possiedono a distanza di millenni una forza morale che non smette di interrogare credenti e non. C’è chi si sforza di applicarli alla lettera, chi li nega e c’è chi si fa domande. A quest’ultima categoria appartiene l’attore Michele Di Mauro, protagonista di 2010.com_andamenti, un carosello per voce solista in scena al teatro Tangram di Torino dal 6 all’8 maggio.
Figura poliedrica, da anni protagonista di primo piano nello scenario teatrale italiano, Di Mauro sa di avere tra le mani un nodo etico-culturale sempre caldo e pulsante. Alle sue spalle ci sono milioni di tracce: la tradizione rabbinica, la rivoluzione dei Vangeli (dove il secco comando dell’Antico Testamento si rinnova in beatitudine), la filosofia di Padri della Chiesa e fondatori del pensiero politico, poi secoli di pittura, scultura, letteratura, teatro. E come dimenticare, per venire a tempi recenti, Fabrizio De Andrè, che nel suo Testamento di Tito seppe rileggere i comandamenti e trasformarli in un distillato di umanità (“Non avrai altro Dio all’infuori di me spesso mi ha fatto pensare. Genti diverse venute dall’Est dicevan che in fondo era uguale”). L’attore si avvicina a questa imponente tradizione sottoponendola al filtro dell’ironia, forse l’unico modo possibile per osservare la realtà senza cadere in banalizzazioni o fondamentalismi. Lo spettacolo vuole essere una sfida alle certezze troppo rassicuranti, ai precetti osservati “perché è così, punto e basta”. L’idea scaturisce dal gusto tutto contemporaneo per il dubbio, dalla convinzione che mettere in discussione il già noto (a qualunque tradizione appartenga) sia un atto salutare. Soprattutto se ci sono di mezzo le pulsioni umane che, malgrado leggi e regole, restano ciò che sono: un vaso di Pandora intrigante quanto incomprensibile.
“Lo scorso anno – racconta Di Mauro – portavo in scena un testo di Ethan Coen: ero il Dio del Vecchio Testamento, protagonista di una specie di talk show. Mi sono detto: ne è passata di acqua sotto i ponti, da allora, chissà se oggi il Padreterno ci detterebbe ancora quelle leggi. Magari sì. Ma magari invece c’ è una possibilità di ridiscutere i comandamenti e trasformare i precetti in regole declinate in positivo. Si supera il divieto con una proposta costruttiva”. La riscrittura che l’attore propone in scena (con l’aiuto del musicista G.u.p. Alcaro) è il risultato di un cantiere che ha coinvolto gente comune e nomi noti della cultura italiana tra cui Alessandro Bergonzoni, Piergiorgio Odifreddi, Luca Mercalli, Paolo Crepet, Stefania Bertola, Marco Presta, Lidia Ravera, Luciano Violante e Lella Costa.
2010.com_andamenti
Tangram Teatro (via don Orione 5, Torino) da venerdì 6 a domenica 8 maggio (ore 21)
Ingressi: intero 12 €, ridotto 8 €
Info e prenotazioni 011338698 – http://www.tangramteatro.it/
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