Seguici su

Piemonte

Elkann-Cairo, per ora l’unico derby (dialettico) è tra loro

Redazione Quotidiano Piemontese

Pubblicato

il

John Elkann, a margine dell’assemblea Exor (la finanziaria della famiglia Agnelli), ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il calcio e ovviamente la Juve. Ora, data la stagione e i risultati degli ultimi anni, dati gli umori non allegrissimi dei tifosi che rimproverano soprattutto alla proprietà (in sostanza: a lui) una certa tirchieria nel rilancio al vertice che stenta ad arrivare, uno si sarebbe aspettato estrema cautela. Invece John Elkann finisce per stuzzicare tifosi e avversari, a partire dal Toro. Così partono immediatamente i commenti negativi sui forum dei tifosi bianconeri (in sintesi, i concetti sono: “Invece di parlare, tira fuori i soldi e dalli ad Andrea”; “Dai i soldi a un dirigente capace: così si ricostruisce”) e un derby nelle dichiarazioni con Urbano cairo, presidente del Toro. Inatteso e inedito. Ma anche triste, perchè i tifosi aspettano sì un derby, ma sul campo e tra squadra possibilmente degne di Juve e Toro.

Veniamo alle parole di John Elkann.

“Ho grande fiducia nella Juventus, ma anche i tifosi devono stare vicino e sostenere la squadra. La società sta facendo un grande sforzo per mettere in piedi un assetto sportivo che duri nel tempo. Questa stagione è legata ai tanti cambiamenti. Quando una squadra è ancora giovane, come la Juventus, è difficile che riesca ad essere compatta come quando, invece, è più radicata. Credo che la continuità sia quello che ci si deve aspettare e che vedremo nei prossimi campionati. Del Piero quest’anno ha fatto un campionato molto buono ed e’ in grado, come ha dimostrato, di guidare i giovani. Quello che è importante è iniziare un processo di rinnovamento ed è quello che sta avvenendo da quest’anno”. Quindi: gli anni dal 2006 ad oggi, sono stati gettati al vento. Come se la Juve fosse nata ieri, un anno o due fa, e non (quasi) 114 anni fa.

Infine: “Il calcio sta cambiando moltissimo. Con le direttive che vuole l’Uefa e il cosiddetto Financial Fair play, le società di calcio devono cercare di capire come poter mantenere un livello sportivo alto con l’equilibrio economico. Soprattutto per i tifosi sono da evitare i fuochi di paglia come può essere l’esempio della Roma oppure di una societa più vicina a qui come il Torino, dove più proprietà successive devono articolare le risorse e spesso non lo fanno o lo fanno per un periodo determinato”. Tentando di tradurre (rivolto ai tifosi): noi i soldi li mettiamo sempre, da molti decenni, a volte va bene e a volte no, preferite altri scenari? Potreste rischiare molto…

Immediata la risposta di Urbano Cairo, presidente e proprietario del Torino, che a sua volta certo non è amatissimo dai tifosi in questo periodo, ma che altrettanto certamente in questi anni non ha mai avuto reali problemi di bilancio (anche per avere speso pochino…): “In riferimento alle dichiarazioni rilasciate oggi da John Elkann e riportate da diverse agenzie di stampa, non mi sembra che la sua personale esperienza nel mondo del calcio gli consenta di dare lezioni. Gli ricordo, inoltre, come in quasi 6 anni da Presidente del Torino, io abbia sempre assicurato personalmente un azionariato solido e stabile, nonché le risorse economiche e finanziarie necessarie per la gestione della Società, senza alcun aiuto da parte di terzi. Per quanto mi riguarda, quindi, reputo le dichiarazioni di John Elkann inopportune, inadeguate e senza stile”.

Iscrivi al canale Quotidiano Piemontese su WhatsApp, segui la nostra pagina Facebook e continua a leggere Quotidiano Piemontese