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Cultura

Aspettando il Giro, 135 anni di ciclismo torinese in mostra a Palazzo Cisterna

Davide Mazzocco

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Torino città dell’auto, Torino prima capitale d’Italia, ma anche Torino città del ciclismo. La storia del grande amore tra il capoluogo subalpino e le due ruote la raccontano un libro e una mostra. Il libro è Torino città del ciclismo, del giornalista Beppe Conti, la mostra è Torino città del ciclismo-Pedalate sportive dal 1876 ad oggi, ideata ed allestita dalla Provincia di Torino nella sua storica sede di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, con la collaborazione dello stesso Conti, del Museo dei Campionissimi di Novi Ligure e di alcuni privati (Irene Camusso, Leopoldo Nigra e Luciano Berruti), che hanno messo a disposizione biciclette e altri preziosi oggetti delle loro collezioni.

Torino città del ciclismo è un affascinante viaggio nel tempo sulle due ruote della bicicletta, dalla seconda metà dell’Ottocento ai giorni nostri, dai pionieri ottocenteschi al terzo millennio: da Gerbi al “Camoscio di Cumiana” Francesco Camusso (prima maglia rosa del Giro d’Italia, 80 anni fa), dal “Campionissimo” Coppi al “Cit” Nino Defilippis; senza dimenticare quel Franco Balmamion, maestro di regolarità, che fu l’ultimo italiano a riuscire nell’impresa di vincere due Giri d’Italia (1962 e ’63), senza mai primeggiare in una tappa. Tante imprese che, nella memoria di chi le visse, sono legate a filo doppio a quello che accadeva contemporaneamente a Torino e nell’Italia intera.

La mostra Torino città del ciclismo-Pedalate sportive dal 1876 ad oggi è uno dei contributi della Provincia di Torino alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Perché ripercorrere il secolo e mezzo del nostro Paese è anche ricordare (insieme alle persone, agli avvenimenti e ai luoghi) gli oggetti della vita quotidiana di tante generazioni. Così, nella mostra sono presentati, insieme alle gloriose bici da corsa dei campioni, le due ruote di tutti i giorni, insieme a cimeli, foto e storie che raccontano l’epopea – tra Torino e il Piemonte – di un mezzo di locomozione diffuso in tutto il mondo. Ma la bici è stata (e sembra non esserlo più in questi ultimi anni) anche gloria sportiva nazionale, attestazione di valore e impegno, sostanza vittoriosa e mito. La mostra vuole ricordare anche coloro i quali vinsero poco o quasi mai: i “gregari”. Quelli che, quando il campione era abbracciato dal pubblico dopo una vittoria, scendevano dalla loro bici doloranti e silenziosi e, con passo stanco, si mettevano da parte, invisibilmente risucchiati dalla folla.

L’inaugurazione della mostra e la presentazione del volume, edito da Graphot, sono in programma venerdì 29 aprile alle 17 a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna di Via Maria Vittoria 12. La mostra sarà visitabile, sino a sabato 14 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, sabato 7 e sabato 14 maggio dalle 10 alle 13. Per informazioni: 011-8612901, 349-4163055.

 

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