Cultura
Al Regio Traviata e Rigoletto insieme. Che colpo
Libiam ne’ lieti calici che la bellezza infiora. E la fuggevol ora s’inebri a voluttà. Lo staff del teatro Regio di Torino deve aver preso alla lettera queste parole del librettista Francesco Maria Piave, divenute grazie al genio di Verdi uno dei momenti più celebri del melodramma italiano. In effetti nel cartellone primaverile c’è qualcosa di edonistico: un carpe diem oraziano condito in salsa tricolore (visto che tutta la stagione è stata pensata alla luce di Italia 150). Vanno in scena contemporaneamente (a sere alterne) Traviata e Rigoletto, due opere popolari, nel senso più alto e bello del termine, due promesse che non deludono. Insite nel dna musicale italiano, riescono sempre a esercitare un potere magnetico sul pubblico. Per Traviata, programmata a grande richiesta solo un anno e mezzo dopo l’ultima replica, i posti sono già esauriti.
La storia di Violetta, mutuata dalla Dame aux camélias di Dumas figlio, è proposta nell’allestimento che ha incantato il pubblico giapponese nella tournée della scorsa estate. La regia è affidata a Laurent Pelly, sul podio Patrick Fournillier, per un cast d’eccezione che comprende Aleksandra Kurzak, Stefano Secco e Fabio Maria Capitanucci. Il coro è diretto da Claudio Fenoglio. Una curiosità: il pubblico presente in sala il 5 maggio potrà emulare il celeberrimo brindisi nei lieti calici con La Cuvée del Regio, spumante realizzato in edizione limitata dalla Cantina Sociale di Canelli.
In questi giorni torna a rivivere sul palco anche il dramma del buffone di corte, Rigoletto, l’uomo diviso tra un inderogabile destino di giullare, lo scherno della gente, le sue ossessioni e il suo amore di padre. L’allestimento proposto dal Regio è il risultato di un percorso innovativo. E’ stato infatti bandito un concorso internazionale per scegliere regista, scenografo, costumista. Ed ecco la squadra che si è aggiudicata la vittoria: la regia è di Fabio Banfo, la scenografia porta la firma di Luca Ghirardosi, mentre Valentina Caspani si occupa degli abiti di scena. I protagonisti sono cantanti di spicco: Franco Vassallo, Irina Lungu e Gianluca Terranova. A guidare l’orchestra è ancora Patrick Fournillier, che in questo periodo sta facendo gli straordinari. Ma evidentemente non gli pesa. “Dirigere Verdi – dichiara il direttore – è come sfidare il mito. Sono contento di affrontare questo compositore con un complesso italiano. Io credo che, a differenza di quanto accade in Francia, nel vostro paese esista ancora, da parte di chi fa musica, un attaccamento quasi orgoglioso nei confronti del repertorio nazionale. E questa affinità consente di sviluppare un suono e uno stile peculiari, di cui Verdi non può davvero fare a meno”.
Traviata: in scena fino al 7 maggio. I biglietti in prevendita sono esauriti. Sono ancora disponibili gli ingressi last minute (30 per ogni replica) disponibili in biglietteria un’ora prima dello spettacolo.
Rigoletto: in scena fino all’8 maggio. Info Tel. 011.8815.241/242 – http://www.teatroregio.torino.it/
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