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Economia

Presidente della Provincia di Terni (Pd): “Sentenza Thyssen eccessivamente dura”

Franco Borgogno

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E’ durata poco l’attesa. Intendiamo l’attesa del primo politico o economista ‘preoccupato’ per la sentenza Thyssen e le sue possibili conseguenze. Che tradotto significa: timore che l’azienda scappi. Ovviamente, nessuno ha pensato neppure lontanamente di parlare da queste parti (tutti, destra, sinistra e centro elogiano la sentenza: si vota tra un mese…). Attesa, breve, rotta dal presidente della Provincia di Terni (toh, guarda, dove la ThyssenKrupp ha lo stabilimento principale), Feliciano Polli (esponente del Pd e guida di una coalizione di centrosinistra che comprende anche Rifondazione): “Nel pieno rispetto dell’autonomia della magistratura, la sentenza emessa dalla Corte d’Assise di Torino appare eccessivamente dura nei confronti della stessa ThyssenKrupp, del suo amministratore delegato, Harald Espenhahn, e degli altri dirigenti. Il processo lascia sconcertati nell’esito e preoccupa fortemente per gli effetti sulle prospettive di una grande azienda, l’Ast-TK, impegnata in una durissima competizione internazionale”.

Quindi, siccome la competizione internazionale è dura (altra traduzione: in Cina e altri Paesi agli imprenditori lasciano fare quello che vogliono), ci dobbiamo preoccupare di non urtare la ‘sensibilità’ di queste aziende e non dell’incolumità dei lavoratori.

Quando si capirà che ruolo della politica è quello di saper programmare le politiche industriali e non di trovare il modo per pietire posti di lavoro, faremo un grande passo avanti: in quasi tutti i Paesi occidentali (in tutti quelli europei) la giustizia e la politica, pur con scelte basate alla concretezza e l’economia di mercato, non concedono sconti agli imprenditori quando sbagliano o non rispettano le regole. E questi non scappano, ma stanno alle regole. Forse perchè non gli si lascia intendere che, sotto sotto, possono farla franca. E perchè si lavora sulle condizioni burocratiche-fiscali, non sui favori continui.

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