Cronaca
Ritornano le mozzarelle color Puffo, nuovo caso di batterio blu a Torino
Una donna acquista alcune mozzarelle al mercato rionale di piazza Foroni, la mattina dell’8 aprile. Ne mangia qualcuna con i familiari, poi, dopo qualche giorno (il 12), la colorata scoperta: i latticini sono diventati blu, come le colleghe mozzarelle scoperte la primavera scorsa e subito finite in un’inchiesta firmata Guariniello. Il nuovo caso riapre i soliti interrogativi banali e inquietanti sui controlli e sul perchè del fenomeno. O meglio, il perchè si sa; ma non si capisce come sia possibile che ancora circolino sul mercato questi Puffi di latte. Gli alimenti sono stati adesso sequestrati per le analisi di rito. Né la signora né i suoi familiari hanno accusato – fortunatamente – malori. Ma le domande restano, insieme ai dubbi sull’efficacia dei controlli.
LA PRIMA “VITTIMA”. È stata una donna torinese di 76 anni la prima a scoprire il fenomeno mozzarella blu. Era il 20 giugno 2010: “Non riuscivo a capire come fosse possibile – raccontò ai quotidiani -. Era di un blu vivace, tipo quello dei cartoni animati dei Puffi che guardavano i miei nipoti quand’erano piccoli”. Dopo la denuncia della signora, i carabinieri del Nas di Torino sequestrarono circa 70mila mozzarelle prodotte in Germania presso un importante deposito della grande distribuzione che rifornisce numerosi discount del Nord Italia. Cinque i marchi coinvolti: Land, venduto da Eurospin, Lovilio e Monteverdi venduti da Lidl , Fattorie Torresina e Malga Paradiso, venduti da MD discount, tutti prodotti in Germania dalla ditta Milchwerk Jager Gmbh & Co.
L’INCHIESTA. Sul caso il procuratore di Torino Raffele Guariniello ha aperto un’inchiesta per violazione della legge 263 del 1962 (qualche mese fa al centro di numerose polemiche) sull’igiene e la tutela dei prodotti alimentari: “Sospettiamo che la diffusione di questi prodotti non sia avvenuta solo a Torino, ma anche nelle zone di Trento e di Bari: ci stiamo lavorando, sono coinvolte sia la società tedesca che produce i latticini sia la società che in Italia li distribuisce”. Comunque vadano le indagini, un colpevole c’è già : si chiama pseudomonas fluorescens ed è il batterio responsabile dell’insolito colorito (dovuto alla piocianina, la sostanza che il batterio produce in presenza di ossigeno). Potrebbe aver contaminato l’acqua delle mozzarelle a causa dello scarso ricambio, o a causa delle scarse condizioni igieniche del luogo di produzione. Nel 2010 i casi di mozzarella blu sono stati decine e hanno coinvolto tutta la Penisola.
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