Cultura
Muchachito Bombo Infierno, da Barcellona a Torino la brass band con pittore
Da Barcellona a Torino la strada è breve. In mezzo soltanto uno spicchio di Mediterraneo , la Francia più rovente quella meridionale e provenzale, i territori transnazionali della lingua d’oc. E, musicalmente, c’è la patchanka, quell’ibrido che mescola i generi e le sonorità producendo musica che sfugge a ogni incasellamento regionalistico. Sono musiche (pro)positive, talvolta chiassose, per niente malinconiche, solari, terribilmente mediterranee. A Torino queste influenze manonegresche hanno fatto fiorire Africa Unite e Mau Mau e, pure, i primissimi Subsonica che sono diventati via via più saturnini, in Francia hanno partorito il rap marsigliese ma anche esperienze localistiche in grado di imporsi ben oltre i confini regionali come i Massilia Sound System . In Spagna la patchanka ha dato vita a Macaco, a Tonino Carotone e ora a Muchachito Rombo Infierno che va sul palco dell’Hiroshima mon amour mercoledì 13 aprile con il suo mix di swing, rumba, funk e folk.
Il Muchachito è Jairo Perera il leader del gruppo. Il Bombo è la grancassa che lo stesso Perera suona. L’Infierno è quello che si scatena quando il leader inizia a strimpellare con la chitarra e a battere sulla grancassa accompagnato dal tastierista Tito Carlos, dalle trombe di Josué “El Ciclón”, Oscar Bass e Alberto “El Jaguar del Paralelo”, dalla batteria di Hector Bellino, dal contrabbasso di El Lere, al sax di “Gigoleto Brass” e dai tromboni di Martin “Luxurius” e David “El Niño”. A completare la truppa – che ha i numeri di una squadra di calcio – è l’artista Santos de Veracruz che dipinge quadri in scena durante il concerto. Il menu della brass band è ricchissimo, lo spettacolo coinvolgente, la musica rombante, iberica, come un Bregovic finito in una ciotolona di paella.
Muchachito Bombo Infierno si esibisce all’Hiroshima mon amour mercoledì 13 aprile alle 21:30. Il biglietto costa 10 euro con consumazione.
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