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Acli Asti e Piam propongono l’affido dei nuovi profughi ai connazionali

Redazione Quotidiano Piemontese

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Le Acli, associazioni cristiane lavoratori italiani, della provincia di Asti, sostengono la proposta del Piam, associazione astigiana di integrazione e accoglienza migranti, che prevede l’affido, dei nuovi possibili profughi in arrivo in Italia, ad Asti in particolare, ai loro stessi connazionali che risiedono già sul territorio e sono aperti all’ospitalità. Proposta che dovrà essere valutata da tutte le autorità competenti, se confermata la presenza di nuovi stranieri.

Asti, negli ultimi anni si sta trasformando, da città di provincia in centro multietnico e la sua popolazione cambia aspetto. Letteralmente. Tra i suoi nuovi residenti, infatti, fanno capolino popoli di ogni provenienza, cultura, credo religioso. Dando i numeri relativi all’anno 2010,  si contano quasi 76mila residenti ad Asti di cui 36.200 maschi e 39.710 femmine. Un numero che comprende oltre 33mila famiglie. Di questi 76mila, più di 8mila sono, invece i nuovi astigiani, ovvero gli stranieri che scelgono la città piemontese come luogo in cui stabilirsi. Di questi oltre 8mila, 4.049 sono maschi e 4.149 femmine.

Non sempre arrivano direttamente dal proprio paese di origine, molti infatti si stabiliscono ad Asti dopo aver vissuto, almeno per un breve periodo, in altre città italiane. Sono 400 circa, infatti, quelli che risultano iscritti all’anagrafe locale da un altro comune del Bel Paese e 132 vivono ad Asti per acquisizione della cittadinanza italiana. La maggior parte di questi proviene dall’Albania con una presenza di 1810 uomini e 1612 donne, mentre risultano poche le persone di origine vietnamita e venezuelana. Un numero più elevato dalla Romania (874 donne; 596 uomini ). Più modesto, ma con una buona presenza, l’apporto dal Perù (172 donne; 95 uomini), dalla Moldavia (308 donne; 188 uomini), dal Marocco (635 femmine; 786 maschi), da Bosnia ed Erzegovina (97 femmine; 80 maschi). Pochi dall’Iran, dall’India, dal Guatemala, dal Kenya, dalla Croazia, dal Congo, dalla Lettonia, dai Paesi Bassi, dalla Svizzera, da El Salvador, dalla Grecia. In totale, la popolazione straniera femminile si attesa su 4588 persone contro i 4380 di quella maschile.

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