Piemonte
Processo Thyssen: le repliche dell’accusa. Venerdì prossimo la sentenza
Udienza dedicata alle repliche dei Pm e degli avvocati dell’accusa, quelli di oggi al processo penale ThyssenKrupp in corso al Palagiustizia di Torino. Raffaele Salerno, direttore dello stabilimento Thyssenkrupp di Torino, è stato paragonato a Benjamin Malaussene, il personaggio nato dalla fantasia dello scrittore francese Daniel Pennac che di professione fa il ‘capro espiatorio’. Lo ha spiegato la pm Laura Longo: “La difesa ci ha indicato Raffaele Salerno come unico responsabile, è il capro espiatorio ideale proprio come Malaussen: è sempre e comunque colpa sua”. L’accusa si riferisce alle parole pronunciate dall’avvocato Ezio Audisio nell’arringa a difesa dell’amministratore delegato della Thyssenkrupp, Harald Espenhahn, che deve rispondere di omicidio volontario con dolo eventuale per cui l’accusa ha chiesto 16 anni e mezzo. Audisio aveva sottolineato che Espenhahn aveva affidato quasi tutte le deleghe a Raffaele Salerno, imputato anche lui per omicidio colposo con colpa cosciente. ”Certo Salerno ha delle responsabilità – ha proseguito il pm – ma non tutte quelle che vuole attribuirgli la difesa di Espenhahn”.
L’accusa, guidata dal sostituto procuratore, Raffaele Guariniello, ha poi ripercorso le diverse fasi del dibattimento, sottolineando le debolezze delle tesi difensive rispetto alle procedure antincendio, alla formazione dei lavoratori e alla mancanza degli impianti contro gli incendi, sempre più frequenti nello stabilimento: “Secondo l’azienda dunque – hanno concluso i pm – gli unici responsabili sono i lavoratori, quelli morti e quelli del turno precedente”.
Raffaele Guariniello ha quindi sottolineato l’importanza di “questo giusto processo, di cui il nostro Paese può avere vanto” e ha ribadito di avere chiesto pene ragionevoli per quello che “non è un caso mediatico, ma un infortunio gravissimo, non solo per le vittime e i loro familiari, ma per il contesto in cui è maturato e per l’atteggiamento del datore di lavoro”.
E’ stata poi la volta delle oltre 50 parti civili: oltre ai lavoratori e ai famigliari delle vittime, anche Regione, Provincia e Comune di Torino.
Mercoledì prossimo ci saranno le controrepliche della difesa e venerdì la corte si riunirà in camera di consiglio ed emmeterà poi la sentenza.
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