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Cultura

Segui i binari, arrivi a teatro

Davide Mazzocco

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Talvolta bisogna avere la voglia di portare la montagna dal profeta. Quelli di TramTeatro, per esempio, lo fanno da quattro anni: trasportano un teatro sui binari, lo portano in quelle zone di Torino prive di boccascena, “bussano” alle porte dei potenziali spettatori facendo leva sulla curiosità. L’idea è di Luciano Filicetti, presidente de I tranvieri e la città, l’Associazione nata nel 2007 all’interno della Gtt con l’idea di utilizzare una vecchia motrice della serie 3000 – opportunamente ristrutturata e trasformata in palcoscenico – per inscenare spettacoli teatrali in giro per la città. Senza preclusioni di sorta. Unico vincolo, questo sì imprescindibile, è la presenza di binari: «Sono le circoscrizioni a sovvenzionare i nostri spettacoli – spiega Filicetti -. Nel corso dell’anno tocchiamo tutte le dieci circoscrizioni torinesi portando in scena tre o quattro testi. Al debutto, nel 2007, Giuseppe Culicchia scrisse appositamente per la nostra iniziativa Ritorno a Torino dei signori Tornio».

La mission è presto detta: spezzare il monopolio culturale della televisione, avvicinare al teatro quella parte della popolazione che guarda alla recitazione dal vivo con scetticismo. E, soprattutto, agire su un piano simbolico: connotare la cultura e il teatro come elementi in movimento, intrinsecamente anastatici: «In questi quattro anni abbiamo realizzato spettacoli nei luoghi più differenti: davanti ai cancelli della Fiat di Mirafiori, alla Falchera, alle spalle della Gran Madre e in piazza Statuto. Gli spettacoli sono sempre a ingresso gratuito e non è raro arrivare ad avere un pubblico di trecento spettatori. Tanto che, talvolta, qualcuno si porta la sedia da casa». I prossimi appuntamenti di TramTeatro avverranno a primavera inoltrata. E chi lo sa? Una volta conosciuta la strada è possibile che il profeta inizi a cercare la montagna.

Per informazioni sugli spettacoli: www.tramteatro.to.it

 

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