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Piemonte

Fra funky ed electro, l’inconfondibile sound di Jamiroquai

Davide Mazzocco

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Con l’album Travelling without moving Jason Kay spiegò al globo che era possibile rinnovare il funky intingendolo nella electro e nelle sonorità raffinatamente danzerecce  dei Nineties. Con le tre hit Virtual insanity, Cosmic e Allright i Jamiroquai si imposero sulla scena internazionale con una musica buona per ballare, festeggiare, guidare e accompagnare l’happy hour. In questi altalenanti tre lustri gli apici hanno avuto cadenza pressoché quinquennale: dopo il già citato debutto del 1996 ecco le perle di A Funk Odyssey (2001) e Dynamite (2005). Con la puntualità di una legislatura parlamentare eccoli ritornare con Rock, dust, light, star che sarà la spina dorsale del concerto torinese previsto per sabato 2 aprile al Palaolimpico di Corso Sebastopoli 123.

Si ballerà? Certo. E si accettano pronostici su quale eccentrico copricapo verrà sfoggiato da Jason Kay, noto collezionista di cappelli, fidanzate vip e automobili rombanti, elementi peraltro portanti di buona parte della videografia del suo gruppo. Leggenda vuole che “il cappellaio matto” sia pronto a spendere anche 36.000 euro per una tuba come si deve e molti, molti di più per una macchina sportiva da aggiungere alla sua collezione già forte di Ferrari, Porsche e Lamborghini. Chissà se l’hanno informato che a Torino è stato recentemente riaperto il museo dedicato alla sua più grande passione…

Biglietti a 46 e 36,80 euro. Per info e prenotazioni: www.ticketone.it

 

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