Asti
Incaprettato e assassinato. Arrestati due romeni
Arrestati per omicidio ieri mattina dai carabinieri astigiani. Scattate le manette ai polsi dei fratelli romeni Livu e Ionut Radu Marchidan, rispettivamente di 30 e 21 anni, operai edili, accusati dell’assassinio di Carmelo Casale, detto Lucio, imprenditore edile calabrese di 45 anni, residente, con moglie e figlia, a Castelnuovo don Bosco. Il Comando Provinciale dell’Arma, in collaborazione con il Ris, era sulle loro tracce, fino a rintracciarli nell’appartamento torinese di corso Vigevano, dove i due romeni abitavano insieme ad altre cinque persone, tutte della stessa nazionalità . Nessuna resistenza all’arresto, ma non parlano. Andrea Stocco, avvocato dei Marchidan, dichiara l’estraneità dei suoi clienti ai fatti dello scorso anno. Oggi, l’interrogatorio davanti al Gip di Quarto, nell’astigiano, dove i fratelli romeni sono detenuti.I macabri fatti si sono svolti undici mesi fa. Il 2 aprile dello scorso anno, il corpo della vittima è stato rinvenuto “incaprettato”, ovvero legato mani e piedi, all’interno di un vecchio casale in ristrutturazione, alle porte di Capriglio, ad una ventina di chilometri da Asti. La scoperta è stata opera di una coppia che passeggiava in quella zona con il proprio cane. La morte sarebbe conseguenza di una serie di calci e pugni inferti ripetutamente alla schiena. I Marchidan avrebbero compiuto il gesto per vendicarsi dell’uomo, ritenendolo colpevole di una truffa ai loro danni. La vittima sarebbe stata coinvolta – non si sa ancora in che modo – in un giro d’affari illecito per la concessione di mutui bancari per acquisto o ristrutturazione di immobili. Giro d’affari che, secondo gli investigatori dell’Arma, si attesterebbe intorno ai 2 milioni di euro.
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