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Cultura

Alla Cavallerizza è tempo di dire Ciao Maschio

Davide Mazzocco

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Non è un caso che la prima torinese di Ciao Maschio coincida con l’8 marzo. Il testo di Valeria Parrella – messo in scena da Raffaele Di Florio e interpretato da Cristina Donadio con la partecipazione di Antonio Casagrande – ha come protagonista Ella, una donna che ha superato i cinquant’anni e che si ritrova in un’assurda notte ad avere a che fare con tutti gli uomini della sua vita. Partitura per attrice, ma anche monologo a più voci, quelle degli uomini privi di corpo che aleggiano intorno alla protagonista, chiusa in uno spazio asettico come quello di una camera di rianimazione, un non-luogo dove fare i conti con se stessi che ha il sapore di un finale di partita. Ma cosa è vero e cosa è falso?

«Ho scritto Ciao Maschio raccogliendo dai fondi del cassetto. È la protagonista stessa oramai al tramonto della sua vita sentimentale, a compiere questa operazione: incontra tutti gli uomini della sua vita in una notte sola, come se si potesse, come a volte accade. Non mi sono preoccupata di cercare un escamotage: ciò che mi importava era di sovvertire, riequilibrare il teorema che fu di Marco Ferreri, cercare nuove definizioni, nuove declinazioni delle parole che usiamo per dire “uomo e donna”, “maschio e femmina”».

Ciao Maschio va in scena dall’8 al 13 marzo alla Manica Corta della Cavallerizza Reale. Le recite seguono i seguenti orari: martedì, mercoledì, venerdì e sabato, ore 20,45; giovedì, ore 19,30; domenica, ore 15,30. Biglietto intero: 22 euro.

Per info e prenotazioni: www.teatrostabiletorino.it

 

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