Cronaca
Svolta digitale all’italiana: certificati medici on line, ma il sistema va in tilt
Da molti giorni, i medici di base segnalano difficoltà notevoli con il sistema informatico. Non è un problema legato all’accesso ai social network e allo svago, ma alla loro professione e ai servizi che sono tenuti a fornire. La trasformazione del sistema burocratico italiano, la digitalizzazione sempre sbandierata come svolta epocale (effettivamente potrebbe esserlo) procede come troppo spesso capita nel nostro Paese: lentamente. Così è anche per i certificati medici. E, colmo dell’assurdo, a rischiare sanzioni sono gli stessi medici.
La denuncia pubblica arriva da Andrea Buquicchio, capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale: “Dal primo di febbraio i medici di base sono obbligati ad inviare per via telematica all’Inps il certificato di malattia dei dipendenti pubblici. Tuttavia i sistemi informatici che si occupano della trasmissione dati sono andati parzialmente in tilt come riferito da numerosi medici. Inoltre i centralini telefonici, in sostituzione del sistema telematico, si sono rivelati poco efficienti a fronteggiare questo disagio. In questo momento i medici che risultano inadempienti potrebbero essere costretti a subire pesanti sanzioni fino al licenziamento o alla decadenza della convenzione. La situazione è ormai inaccettabile e la Regione, per quanto di propria competenza, dovrebbe intervenire tempestivamente. Per questo, ho presentato in Consiglio un ordine del giorno che chiede all’assessorato competente di impegnarsi affinché si chiarisca la situazione”.
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