Cittadini
Prosegue la telenovela Arenaways, anche Confcommercio contro Trenitalia
Botta e risposta tra Ferrovie e Confcommercio sulla vicenda Arenaways. L’operatore privato, che da novembre svolge il servizio sulla Torino-Milano ha annunciato, a partire da lunedì, lo stop a quattro corse fino a quando non si sarà risolta la questione dei ricorsi che l’azienda ha avviato contro la decisione, da parte dell’Ufficio di regolazione del traffico ferroviario, di impedire ai treni privati di effettuare le fermate intermedie tra la due città, “perchè turberebbero l’equilibrio economico di Trenitalia”, che ovviamente ha ben gradito la decisione. Ebbene a difesa del piccolo pionere del
treno “libero” ieri si è levata Confcommercio, il cui vicedirettore Paolo Uggè, ha manifestato stupore e sconcerto.
“Sembra – sostiene – di essere ancora in un regime di monopolio da parte di FS e RFI, le quali provano ad azzerare qualsiasi forma di iniziativa privata e di concorrenza, al fine di mantenere una posizione dominante, in un mercato che per tutte le aziende normali è ormai globalizzato, e che qualcuno sembra invece volere mantenere legato a logiche assistenziali e stataliste”. Uggè ha concluso affermando che “impedendo in modo illogico ed assurdo ad una società, che crea occupazione lavoro e benessere, di svolgere la propria attività, senza nessuna assistenza e finanziamento statale, non solo si limita l’iniziativa privata e si annienta la concorrenza ma si offre un cattivo servizio ai consumatori”.
Secca la replica di Trenitalia che in una nota sostiene che tali “affermazioni appaiono affrettate e un po’ superficiali. Confcommercio sa bene quanto il Gruppo Ferrovie dello Stato ha fatto per questo Paese in termini di qualità dei servizi e di ingenti investimenti”.
Forse però non lo sanno i pendolari che ogni giorni viaggiano sui treni regionali.
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