Federalismo, Cgia Mestre: con l’Imu mezzo miliardo in più di tasse per gli imprenditori

“Con l’applicazione dell’Imu, gli imprenditori proprietari di negozi, uffici, laboratori e capannoni industriali pagheranno almeno mezzo miliardo di euro in più di tasse”. La denuncia viene sollevata dal segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, che, assieme al suo Ufficio studi, ha curato una simulazione sugli effetti economici che l’Imu (l’imposta municipale unica, che il Governo sta prospettando per il federalismo fiscale municipale) “provocherà” sulle tasche degli imprenditori italiani.

E questo è solo l’ennesimo allarme sui danni possibili grazie a una riforma che nasce male, come tutte le cose che si cerca di imporre ad ogni costo, badando al titolo più che alla sostanza: prima i tagli indiscriminati ai fondi per gli enti locali (certificata da molti istituti, compreso quello degli artigiani mestrini) e non a quelli statali, poi la delega all’imposizione di tasse locali (l’unico requisito importante pare quello di essere “uniche”) con la quale si lascia sulle spalle degli amministratori locali la scelta tra imporre tasse o eliminare i servizi.

Infine, ma se ne sta parlando poco, il fatto che un ulteriore difficoltà per le casse pubbliche dei Comuni continuerà ad essere il tempo dei ‘trasferimenti’ dallo Stato: perché, al contrario di quanto sbandierato, al momento è previsto che le tasse continuino ad essere incassate dallo Stato, che poi girerà le quote spettanti ai Comuni. Questo meccanismo, l’unica cosa veramente importante del federalismo, produce già oggi svariati miliardi (!!!) di crediti nei confronti dello Stato, che costringono gli enti locali ad accendere mutui (con i conseguenti interessi) per usare i soldi che… dovrebbero essere propri ma restano nelle casse statali per mesi o anni.

Ecco il link alla ricerca della Cgia:http://www.cgiamestre.com/portal/BORTOLUSSI___CON_L_IMU_LE_IMPRESE__PAGHERANNO__MEZZO_MILIARDO_DI_TASSE__IN_PIU_-23169-20379

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