Il “lombardoveneto” insidia i fondi per la sanità del Piemonte

La Conferenza dei Presidente delle Regioni italiane sta lavorando ai criteri di riparto per la determinazione dei fabbisogni (economici) per la sanità. Per essere chiari: le varie Regioni italiane si devono accordare per stabilire i principi in base ai quali verrà diviso d’ora in poi il fondo nazionale per la sanità. Considerando che la sanità rappresenta il maggior impegno, e la maggiore spesa, per l’istituzione Regione capirete quale sia il clima ‘sereno’ in cui si svolgono queste trattative.

Nel lavoro tecnico finora svolto, essendo l’età degli abitanti uno dei criteri base (verrebbe da dire: ovviamente, visto che con il passare dell’età aumentano le malattie e i problemi di salute…) per il riparto dei fondi, il Piemonte si ritroverebbe con una dote di 100 milioni superiore al passato. A scapito di Lombardia e Veneto. Che non l’hanno presa bene e stanno in ogni modo tentando di rivedere i criteri per ‘recuperare’. Sta ora al presidente Cota, agli assessori Quaglia (bilancio) e Ferrero (sanità) difendere quello che ‘è nostro’, come direbbero loro stessi…

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