Cronaca
Variante 200: trasformazione completa del nord-est di Torino. Il dettaglio
Dopo l’approvazione del documento programmatico (nel giugno 2009) si è giunti a delineare il progetto di futura trasformazione del nord est della città, da un punto di vista urbanistico, della dotazione e fruizione dei servizi, degli aspetti ambientali e paesaggistici, intorno alla linea 2 della metropolitana.Il progetto riguarda tre principali ambiti di trasformazioni urbane: Spina 4 (area Gondrand), Sempione Gottardo (trincerone) e scalo Vanchiglia.
Il primo, nei pressi della futura stazione di interscambio della linea 2 del metrò, con il passante ferroviario, prevede insediamenti destinati ad attività di terziario, ricettive, servizi privati e residenze, intorno ad una grande piazza.
L’ambito Sempione Gottardo, invece, prevede la realizzazione del viale sopra il trincerone, con servizi urbani, percorsi ciclopedonali e una piazza in corrispondenza dell’ospedale Giovanni Bosco.
Infine, lo scalo Vanchiglia è destinato a trasformarsi in un nuovo quartiere residenziale, con la presenza di attività destinate ad attrarre i giovani. Previsto il nuovo parco lineare Vanchiglia, prosecuzione del “boulevard” dell’ex trincerone, e la salvaguardia del borgo oggi esistente, con attività artigianali.
Nel progetto della variante, viene presa in considerazione, essendo stata verificata la fattibilità, la realizzazione di un secondo “ramo” della linea 2, da via Bologna all’area industriale Pescarito, dove verrebbe predisposto un parcheggio di interscambio.
Insieme al provvedimento sono stati approvati alcuni emendamenti proposti dal gruppo di Sinistra ecologia e libertà, relativi all’utilizzo di tecnologie ecocompatibili e alla realizzazione di una viabilità coerente con il Piano urbano della mobilità, con zone pedonali, piste ciclabili, zone 30 km e alla salvaguardia di “Spazio 211”, centro di aggregazione giovanile.
Con la delibera, è stata anche approvata una mozione di accompagnamento che chiede uno studio per la sistemazione dei sottoservizi (luce, gas, acqua) in modo tale che consentano interventi di connessione e di integrazione senza il ricorso ad escavazioni e danneggiamenti della superficie.
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