Piemonte
Scrive alla Regione: “Rischio il licenziamento per i ritardi di treni e autobus”
Gentile sig. Presidente e sig.ra Assessore,
Mi rivolgo a Voi in qualità di pendolare per denunciare i disagi subiti sulla tratta Crescentino-Torino dal mese di ottobre 2010 ad oggi. Mi riferisco al servizio di Trenitalia, agli ormai noti problemi legati alla pulizia, ai bagni, alle porte e impianti di condizionamento, ma soprattutto ai continui ritardi. In particolare, con la presente, chiedo un riscontro urgente in merito ad un problema irrisolto che riguarda i bus sostitutivi di Trenitalia, la sottoscritta ed il mio datore di lavoro.
Mi spiego: lavoro presso la società Prontoseat (via sant’Ambrogio 23/e, Torino) e tutte le mattine prendo il treno delle 6.57 da Crescentino per arrivare a Torino Porta Susa alle 7.40. Faccio notare che il mio turno inizia alle 8.30 il che mi lascia un ampio margine di tempo (50 minuti) per raggiungere il posto di lavoro (con la metro, da Porta Susa a corso Montegrappa, sono circa 10 minuti). Per contratto devo bollare il tesserino puntualmente e mi è consentito fare un ritardo massimo di 5 minuti; passate le 8.35, il mio diventa un motivo di richiamo disciplinare se il ritardo non viene giustificato.
Ebbene, a fine dicembre 2010 – in seguito ad un paio di ritardi e treni soppressi dovuti, a quanto pare, al gelo e per cui arrivo al posto di lavoro stressata, di corsa e in ritardo – tento di prendere il bus sostitutivo Trenitalia che dovrebbe partire da Cavagnolo alle 6.57 (orario segnalato sul sito www.ferroviedellostato.it) e dovrebbe portarmi a Chivasso dove ho più possibilità di trovare un treno per Torino P. Susa.
In data 30 dicembre arrivo puntuale alla fermata, ma il bus arriva solo 20 minuti dopo facendomi perdere a Chivasso, ben due coincidenze per Torino. Arrivo, quindi, a Prontoseat dopo le 8.35. Richiedo un giustificativo, come tutte le altre volte ma NESSUNO di Trenitalia è in grado di fornirmelo. Faccio richiesta agli assistenti di Torino Porta Nuova, i quali provano a contattare la società di gestione di quel bus, la Troiani srl e la Regione stessa per avere informazioni sugli orari di arrivo in Chivasso, ma nulla: non riuscendo ad avere un riscontro, mi rimandano alla stazione di Chivasso dove gli impiegati mi dicono con molto sprezzo ed indifferenza che questo non è di loro competenza e che devo contattare la Troiani srl.
È il 31 dicembre e provo a contattare quest’ultima, a Terni. Mi risponde il signor Fabio Perfetti (così almeno mi si presenta) e alla luce di quello che gli racconto, mi dice che è impossibilitato a fornirmi il tabulato delle partenze ed arrivi dei suoi autisti sulla tratta Cavagnolo-Chivasso. Mi spiega che è Trenitalia a dover fare la richiesta e che lui, testuali parole, è già stato abbastanza gentile ad ascoltarmi. Indignata, non mi resta, a questo punto, che inviare una pratica di lamentela a Trenitalia; invio una e-mail attraverso il sito della società e consegno il modulo compilato alla stazione di Chivasso. Secondo la carta servizi, Trenitalia ha 30 giorni lavorativi per fornire un riscontro, ma so già, per esperienza, che molto probabilmente saranno di più (in seguito ad un’altra segnalazione fatta il 2 dicembre 2010, infatti, ho dovuto aspettare fino al 21 gennaio 2011 per avere una risposta, un periodo di attesa che è andato oltre i 30 gg. lavorativi).
Il mio contratto con la società Prontoseat srl, scade il 18 febbraio 2011 e il rinnovo dipende anche dalla mia puntualità. Ad oggi non sono ancora in grado di giustificare formalmente il mio ritardo del 30 dicembre al mio datore di lavoro, il quale, intanto, ha sottratto ogni mio ritardo causato da Trenitalia, dai miei permessi: oltre il danno, la beffa!!! A questo punto, chiedo un riscontro a Voi, Assessore e Presidente, nella speranza che i miei diritti vengano riconosciuti da chi mi rappresenta in questa regione. Rimango a disposizione per eventuali delucidazioni.
Cordialmente,
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