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Piemonte

Ravello in clamoroso dissenso con la sua maggioranza: ‘Liberalizzare’

Franco Borgogno

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Clamoroso dissenso tra l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte, Roberto Ravello, e la maggioranza Lega-Pdl che guida l’Ente. Dopo che l’amministrazione, per mezzo della sua compagna di partito (e di radice aennina) Barbara Bonino, ha cancellato la ‘gara’ per l’affidamento del trasporto ferroviario regionale (procedura più volte sollecitata dal garante per la concorrenza, tra l’altro), il giovane assessore si schiera apertamente sul fronte opposto. Lo ha fatto – quasi inosservato – pochi giorni fa, nell’ambito di un incontro di approfondimento sul tema “La Riforma dei servizi pubblici locali”, durante il quale si è dibattuto anche del referendum sulla gestione dell’acqua pubblica che si svolgerà la prossima primavera. In quel contesto, Ravello ha dichiarato: “Qualora passasse la richiesta dei referendari, sarebbe una sconfitta e un danno per i cittadini poiché in concreto vorrebbe dire tutelare i monopoli pubblici ed allontanare possibili investimenti di privati, spesso invece necessari per migliorare la qualità dei servizi. Tutelare un bene pubblico come l’acqua, vuol dire combattere la dispersione che in Italia ha raggiunto livelli allarmanti. L’attuale gestione del servizio porta, come ormai è ben noto, sprechi immensi: in media, il 30% dell’acqua captata, per un costo pari a 2 miliardi di euro. Si potrà arrivare ad una riduzione degli sprechi e a superare le inefficienze nella gestione, solo quando privati potranno partecipare e investire attivamente nei servizi. Le ragioni dei referendari sono assolutamente strumentali, e non fanno altro che alimentare paure ingiustificate: l’acqua è e resterà un bene pubblico anche quando alla gestione concorreranno soggetti privati”.

Una posizione perfettamente aderente con i principi liberali, tradizionale patrimonio della destra europea. Resta da capire quale sia la linea sulle liberalizzazioni perseguita dalla Giunta Cota, che sul trasporto ferroviario regionale ha agito esattamente all’opposto. Ottenendo, al momento, solo la conferma di un pessimo servizio.

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