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“Sono nera, ma italianissima: nessuno mi affitta casa a Torino”

La storia di Monique Corda, adottata da una famiglia sarda a 6 mesi, che lotta contro il razzismo nonostante il lavoro stabile e la cittadinanza italiana

Caterina Malanetto

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TORINO – Originaria della Nigeria, ha vissuto in Sardegna prima di trasferirsi al Nord, dove lavora come operatrice socio-sanitaria a tempo indeterminato.

Monique Corda, 50 anni, vive a Torino ma si trova spesso a combattere contro il pregiudizio a causa del colore della sua pelle. Nonostante sia nata in Nigeria, è stata adottata da una famiglia di Nuoro quando aveva solo sei mesi e mezzo, ed è cresciuta in Sardegna. Tuttavia, ogni volta che cerca una casa in affitto a Torino, le difficoltà non mancano: «Mi danno appuntamento per vedere l’appartamento, ma quando scoprono che sono nera, si tirano indietro, dicendo che non affittano a stranieri. Ma io sono italiana, sarda!», racconta a L’UnioneSarda.it.

Monique ha un contratto a tempo indeterminato come operatrice socio-sanitaria, una garanzia solida per chi cerca un affittuario. Tuttavia, nonostante le sue credenziali, è la terza volta che, nel cercare una casa, si scontra con atteggiamenti di diffidenza e veri e propri episodi di razzismo. «Mi rifiutano senza nemmeno mostrarmi l’abitazione, solo per il colore della mia pelle», aggiunge con amarezza.

Questa esperienza le provoca sentimenti di «rabbia e sconforto», uniti a una forte umiliazione. «È il momento di dire basta. Da anni convivo con questi pregiudizi, nonostante io abbia la cittadinanza italiana e sia cresciuta in Italia. Parlo il sardo e torno spesso in Sardegna, eppure c’è ancora chi mi vede come una straniera e pensa che io abbia meno diritti».

Monique ha deciso di raccontare la sua storia con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e promuovere un cambiamento di mentalità, sperando che le generazioni future non debbano più affrontare il razzismo e possano ottenere il rispetto che meritano.

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