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Dopo la Nutella anche il gianduiotto si fa vegano, alla base cioccolato fondente e nocciole IGP Piemonte

Da Castellazzo Bormida arrivano una serie di nuovi prodotti senza derivati animali.

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CASTELLAZZO BORMIDA – È notizia di questi giorni l’arrivo sugli scaffali dei nostri supermercati della Nutella nella sua nuova versione “plant based”.

Infatti, in occasione dei sessant’anni di presenza sul mercato italiano, Ferrero ha lanciato un nuovo prodotto che sarà in grado di andare incontro alle esigenze e ai gusti di una fetta di consumatori ancora più ampia. La nuova ricetta, infatti, oltre ad essere senza glutine, è priva del latte scremato in polvere, che è stato sostituito da una componente vegetale a base di ceci e sciroppo di riso in polvere.

I prodotti Giraudi senza derivati animali

Ma se vi dicessimo che di vegano non esiste solo la Nutella? Da Castellazzo Bormida arrivano anche una serie di nuovi prodotti senza derivati animali.

Stiamo parlando della azienda cioccolatiera Giraudi che ha realizzato una alternativa ai prodotti di origine animale, e lo ha fatto mettendo in produzione una selezione vegana, al passo con le esigenze e le richieste dei consumatori di oggi.

Alcune delle loro più amate creazioni come Le Toste, Le Quadrellone, i Napolitain, la Frutta candita, i Dragées, i Gianduiotti e il Gianduione sono stati prodotti da Giacomo e Davide Boidi senza l’utilizzo di derivati animali, risultando così adatti a tutte le diete. Ricette in cui è sempre protagonista il cioccolato fondente, in abbinamento alla migliore frutta secca e/o candita e senza latte.

I loro Gianduiotti, infatti, non contengono derivati animali nella versione fondente (Premiato agli International Chocolate Awards 2017) con 40% Nocciole Piemonte I.G.P., un’elevata presenza di cacao amaro e fave di cacao, e nella 4.3, con il 43% di Nocciole Tonde Gentili Trilobate di Langa miscelate esclusivamente con pura massa di Cacao Trinitario Venezuela Sur del Lago.

Si punta quindi su gusti essenziali, capaci di soddisfare tutti i palati, anche i più esigenti e scettici. E poi diciamocelo: il cioccolato mette d’accordo tutti.

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1 Commento

1 Commento

  1. Avatar

    Susanna

    11 Settembre 2024 at 16:03

    mi scuso con i vegani, ma il gianduiotto come lo volete voi non si può chiamare gianduiotto, ne va del buon nome del prodotto, inoltre del latte che non dobbiamo usare, scusate, che ne facciamo? lo buttiamo?

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