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Cronaca

Morto l’attore Roberto Herlitzka, aveva 86 anni

L’attore, 86 anni, era nato a Torino e qualche mese fa aveva perso la moglie

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ROMA – Il grande attore di teatro e di cinema Roberto Herlitzka si è spento oggi a Roma. L’attore, 86 anni, era nato a Torino e qualche mese fa aveva perso la moglie. Perdita da cui non si era ripreso. I funerali si terranno a Roma nella chiesa di San Saturnino venerdì alle 10.30.

Chi era Roberto Herlitzka

Nasce a Torino il 2 ottobre 1937, secondogenito dopo il fratello Paolo, da Bruno Herlitzka, ceco ebreo di Brno emigrato con la propria famiglia, e da Micaela Berruti, traduttrice, italiana di religione cattolica.

Roberto Herlitzka studia al liceo ginnasio Massimo D’Azeglio a Torino e si iscrive a Lettere all’Università degli Studi di Torino, ma presto si trasferisce a Roma, in casa del padre tornato dall’Argentina e lì divenuto gallerista, per studiare da allievo di Orazio Costa presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica. Nelle stagioni teatrali 2002-2003 e 2003-2004 ha vinto il premio Ubu come miglior attore italiano.

Nel 2004 si è aggiudicato un Nastro d’argento come migliore attore e un David di Donatello come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione di Aldo Moro nel film di Marco Bellocchio Buongiorno, notte (che gli è valso anche il premio Horcynus Orca quattro anni dopo), e ha ricevuto il premio Gassman come miglior attore per gli spettacoli teatrali Lasciami andare madre e Lighea. Nel 2013 alla quarta edizione del Bari International Film Festival ha ottenuto il “premio Vittorio Gassman” come miglior attore protagonista per il film Il rosso e il blu.

Addio Roberto. Ti ricorderemo per sempre per la grande umanità che ci hai regalato sul set di Sette opere di misericordia. Le tue sigarette a metà, il tuo bicchiere di vino bianco, le stufette che ti seguivano dappertutto per evitare un calo di voce. E poi i consigli pacati che davi a chi ne aveva bisogno, i racconti di una vita tra il teatro e il cinema, la tua ironia gentile. Più di ogni cosa, ricorderemo i pomeriggi a casa tua passati a leggere insieme la sceneggiatura, interrotti soltanto dall’arrivo della tua amata Chiara che ci portava del succo di frutta e dei marron glacé, i tuoi preferiti. Fu in quelle letture, nella tua voce, che prendeva corpo non solo il personaggio di Antonio, ma anche l’amore per un’idea di cinema che ci fa ancora andare avanti. Buon viaggio.

È il post omaggio di Gianluca e Massimiliano De Serio, registi che con l’attore avevano lavorato una decina di anni fa.

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