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Cultura

Chiacchierando Per i monti e per le valli con Riccardo Marchina

L’intervista con Riccardo Marchina sulla raccolta estiva 2024 di Neos Edizioni

Gabriele Farina

Pubblicato

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TORINO – Lo Spirito d’estate 2024 di Neos edizioni ci porta “Per i monti e per le valli“. La tradizionale raccolta estiva di racconti curata da Riccardo Marchina è quest’anno dedicata a monti e valli, quasi tutti del Piemonte.

Sono racconti come sempre su temi vari e con stili molto diversi, che parlano di ricordi d’infanzia, di paure, di scalate, di masche. Ci sono sogni e misteri, respiri e profumi. Alcuni racconti ci portano indietro nel tempo, tutti hanno quel respiro ampio che valli e montagne regalano a chi le attraversa, portando il visitatore sempre un passo pià vicino alla divinità.

Non sono solito segnalare un racconto piuttosto che un altro quando vi parlo di raccolte con autori diversi, ma permettetemi di fare un’eccezione perchè ho davvero apprezzato lo stile vivo e vitale, iroinco e altissimo di Luigi Colasuonno. Ecco, l’ho detto!

Lo so, l’intervista con Riccardo Marchina avremmo dovuto farla passeggiando per i monti e per le valli ed invece è stata fatta con la fredda intromissione di una rete internet. Cambia più per noi che per voi.

L’intervista con Riccardo Marchina

La raccolta Spirito d’estate ci porta “Per i monti e per le valli”. Quanto è bella l’estate in montagna?

Sempre bella, soprattutto quando si tratta di ascesa… ma in questi racconti non sempre è così, nel senso che la montagna viene interpretata in molti modi diversi.

Che racconti troviamo in questa raccolta?

Sono racconti che inquadrano alcuni aspetti della vita in generale, dall’adolescente in crisi perché il telefono non prende all’anziano, o pazzo del paese, in crisi spirituale, che cerca nella montagna la divinità. E non solo, si entra nel mondo valdese o in quello delle masche di Barma Granda.

La maggior parte dei luoghi in cui sono ambientate le storie sono in Piemonte. Dove ci portano gli autori?

C’è molto Moncenisio, Torre Pellice, le alpi biellesi con il santuario di Oropa, Sauze d’Oulx, le vette del cuneese, ma non solo si scende anche in Val d’Orcia o sul monte Pollino in Basilicata.

Le ambientazioni sono state scelte dagli autori?

Si con l’indicazione di rimanere in più possibile in Piemonte, ma alcuni autori avevano ricordi più intensi altrove… e allora benvengano.

Le penne sono varie per stili e caratteristiche ed anche per età. Una penna, che credo tu conosca bene, è giovanissima…

Mia figlia Sofia… sì. Credo detenga il record della più giovane di Neos. Ha 13 anni e mezzo. L’ho coinvolta perché ritengo sia una brava scrittrice, molto graffiante. Lei legge tantissimo, tranne i libri del padre… Il suo racconto fotografa molto bene l’adolescenza, i velox, sempre più presenti sulle strade di montagna, un po’ come le mucche…

In queste raccolte mi stupisce sempre come un’ambientazione stabilita possa portare a storie molto diverse tra loro. In qualsiasi posto può accadere qualunque cosa?

Ogni ambiente è un ricordo per ciascun autore, in parte poi lavora di fantasia, in parte è fedele al ricordo. Le storie sono sempre diverse perché ognuno di noi ha una propria personalità e un proprio modo di rimanere colpito dalle situazioni.

La banale domanda di chiusura: per le vacanze estive preferisci mare o montagna?

Quest’anno, mi tocca dire montagna, fedele a queste pagine…

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