Asti
Marito e moglie truffavano il proprietario di un hotel intascando i soldi dei turisti
Scoperta una coppia di coniugi torinesi, truffatori esperti che hanno intascato 5mila euro ai danni del loro datore di lavoro. Da alcuni mesi i due, gestori di un hotel nelle colline langarole nei pressi di Alba, raggiravano il proprietario della struttura di cui si occupavano, un imprenditore astigiano. Questi aveva affidato ai torinesi, entrambi 40enni, lui già con precedenti penali a suo carico, l’albergo. Poco alla volta, i truffatori sono riusciti a dirottare sul proprio conto corrente i pagamenti di alcuni ospiti, soprattutto stranieri.
La truffa è venuta a galla quando l’imprenditore astigiano si è insospettito a causa del numero, sempre più ridotto, di arrivi e pernottamenti nella sua struttura, in particolare quando si sono azzerati i pagamenti mediante bonifico bancario oppure on line con carte di credito, versati dai turisti, in particolare da quelli provenienti dal Nord Europa, direttamente sul conto corrente bancario dell’hotel.  Il proprietario della struttura ricettiva si è così recato in caserma per esporre i suoi sospetti ai carabinieri della compagnia di Alba che hanno avviato le indagini.
Dagli accertamenti compiuti dai militari è emerso che i sospetti del proprietario dell’hotel erano fondati dal momento che quasi tutti i pagamenti eseguiti dai clienti, mediante transazioni bancarie, sono stati dirottati sul conto corrente della coppia di gestori negli ultimi mesi.
Il sistema adottato dai due indagati è molto semplice. Ai turisti stranieri che chiedevano di poter pagare tramite bonifico o carta di credito via internet, venivano fornite le coordinate bancarie del conto corrente personale dei due torinesi, invece di quelle del proprietario dell’albergo e, in tal modo, intascavano indebitamente i soldi ad insaputa del titolare che, per la gestione della struttura corrispondeva mensilmente uno stipendio di buon livello ad entrambi.
I coniugi, dopo il licenziamento da parte del datore di lavoro raggirato, sono stati denunciati alla procura della Repubblica di Alba per truffa ed appropriazione indebita.
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