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Elezioni 2011 a Vercelli, quando la rete è considerata un optional

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A un anno dalle dimissioni di Renzo Masoero (Pdl), presidente della Provincia di Vercelli indagato per concussione (procedimento chiuso con il patteggiamento di una condanna a 2 anni di reclusione con la condizionale), anche a Vërsèj si avvicinano i giorni elettorali e con essi la campagna dei quattro candidati in lizza. Una corsa alla poltrona che sul web ricalca forme e modi della politica tradizionale, come se nessuno dei candidati voglia (o sappia) sfruttare al meglio le potenzialità della rete.

LA PRIMAVERA DI BOBBA. Per una volta che il Partito democratico decide di correre da solo (se si escludono Moderati, Pensionati e una lista civica), e dunque potendo muoversi con maggiore libertà sia sulla scelta dei temi in programma che sull’impostazione da dare alla campagna, ecco che sceglie un sito ingessato, fermo, classico. Non bastano certo il faccione di Luigi Bobba, deputato sorridente vestito d’arancione, e le sue promesse di “una bella stagione”. Il portale presenta sì l’agenda del candidato, la sua attività parlamentare, le news dal territorio: ma lo fa in una maniera così anonima che non basta “la posta dei lettori” (sic) a far decollare un sito nato vecchio. Inguardabile lo sfondo che più si scende in basso più diventa di un noiosissimo rosa confetto. Il programma? Per ora solo una notizia che accenna ad alcuni temi: “Onestà , istruzione, ambiente ed energia”.

CARLO RIVA VERCELLOTTI? PRESTO ONLINE. Speriamo si sbrighino, dalle parti del centrodestra (Pdl, Lega Nord), a mettere “presto online tutte le sezioni“. Finora l’unica cosa che navigando sappiamo del candidato presidente è che “ci mette la faccia” e vuole dare “la carica alla Provincia di Vercelli”. Se poi andiamo su Facebook, la solfa è sempre la stessa: poche o nulle le informazioni sulla sua corsa elettorale. Però quantomeno scopriamo che la sua squadra preferita è “l’Italia”. Meno male.

ROSSI E LE BASI PROGRAMMATICHE. Vuole “riprendersi il futuro” Carlo Rossi, il candidato della sinistra radicale (Sel, Fds) e dell’Italia dei valori, e se pensiamo che siamo in un territorio con una fortissima tradizione “destrorsa” ha coraggio da vendere. Ha un sito tradizionale, praticamente un blog, senza colpi di scena e per la verità bruttino (sia esteticamente che a livello interattivo). Però ci sono le sue proposte, c’è ordine nei contenuti, c’è il link al canale You Tube, ci sono i commenti recenti in bell’evidenza. E soprattutto, c’è un programma scritto e consultabile, che va dalla questione morale agli inceneritori, dal nucleare alle attività bioenergetiche in progetto a Crescentino. Onestamente illeggibile, però, il termine “basi programmatiche” con cui si annunciano singolarmente le proposte presenti nel programma. Aggiornata e in collegamento con il sito la pagina Facebook del candidato dipietrista: purtroppo per lui, finora, solo 41 fan.

Quanto al candidato del Terzo Polo (Udc, Fli, Api), Luciano Gualdi, manca di qualsivoglia collegamento con il web. Di lui sappiamo solo che è un avvocato di Varallo Sesia.

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